Rassegna di alcune sentenze recenti ottenute dallo studio                             

Demansionamento e mobbing - risarcimento del danno - Tribunale di Trieste, sentenza del 17.07.2015

Con sentenza definitiva del 17.07.2015 il Tribunale di Trieste, pur rilevando la concorrenza del lavoratore nella causazione del danno (in quanto con la propria condotta conflittuale con il dirigente avrebbe concorso a determinare la propria situazione di inattività). ha riconosciuto allo stesso un risarcimento ritentuo equo nella misura corrispondente a un quarto della retribuzione mensile del lavoratore, moltiplicato per tutte le mensilità di demansionamento e poi ridotto di un terzo per il concorso del lavoratore. Tale danno è stato riconosciuto a titolo di danno professionale, in aggiunta alla liquidazione del danno biologico per lo stato psicologico e di sofferenza conseguito alle condotte datoriali, con un ulteriore liquidazione parametrata allle evidenze e emerse nell'ambito della consulenza peritale demandata a medico psichiatra.

Qui sotto il rilievo dato alla notizia dal telegiornale dell'emittente telequattro.

Convengo 2023

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Giovedì 6 aprile l'Avvocato Belli parteciperà in qualità di relatore

al convegno "Lavoro Sportivo: opportunità e vincoli" organizzato

dal Comune di Trieste

News

Operatore telefonico condannato al risarcimento - Tribunale di Trieste 1.10.2013

Con Sentenza del 1 ottobre 2013 il Tribunale di Trieste ha accolto le pretese di un cittadino nei confronti di un operatore di telefonia per l'inadempimento del contratto stipulato tramite call center telefonico. In particolare il cliente aveva lamentato il malfunzionamento della linea fax, la scarsa ricezione da parte dell'utenza mobile ed aveva pertanto chiesto il risarcimento del danno, aggravato dall'impossibilità di ottenere la migrazione ad altro operatore telefonico per problemi tecnici di coordinamento tra i due operatori.

Il Tribunale di Trieste, Sezione Civile, ha riconosciuto al consumatore sia il risarcimento previsto dalla carta dei servizi della compagnia telefonica, sia un'ulteriore importo di euro 1000,00 oltre interessi per danni non patrimoniali.

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